A settembre torna la Carta solidale 2.0: un contributo di 500 euro per le famiglie italiane in difficoltà, come ottenerla.
Settembre 2024 segna il ritorno della Carta solidale 2.0, una misura di sostegno economico destinata a famiglie in difficoltà.
Ciò è stato stabilito dal Decreto Interministeriale del 4 giugno 2024 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146/2024.
L’Inps, con il messaggio n. 2575/2024, ha fornito chiarimenti sulla distribuzione e gestione del contributo, che quest’anno ammonta a 500 euro per nucleo familiare.
Carta solidale 2.0: chi sono i destinatari
Come riportato da Pensionioggi.it, il contributo è destinato ai nuclei familiari residenti in Italia con almeno tre componenti, purché in possesso di un Isee ordinario non superiore a 15.000 euro annui.
Tuttavia, sono esclusi i nuclei che, al 24 giugno 2024, percepiscono altre forme di sostegno economico come il Reddito di cittadinanza, la Carta acquisti o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o supporto alla povertà.
Inoltre, non potranno beneficiare del contributo le famiglie con membri che ricevono indennità di disoccupazione o integrazione salariale erogata dallo Stato, come: Naspi, Dis-Coll o cassa integrazione guadagni.
Come ricevere questa carta
Non è necessario presentare domanda per accedere alla Carta solidale 2.0. L’Inps, in collaborazione con i comuni, identificherà i nuclei familiari aventi diritto.
Entro il 24 luglio 2024, l’Inps metterà a disposizione dei comuni le liste dei beneficiari tramite un applicativo web.
I comuni avranno poi 20 giorni per consolidare queste liste. Una volta definitivi, gli elenchi saranno trasmessi a Poste Italiane, che tramite Postepay emetterà le carte prepagate e ricaricabili.
Il contributo potrà essere utilizzato per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, esclusi gli alcolici, e per carburanti o abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.
Le carte solidali dovranno essere utilizzate entro il 28 febbraio 2025. L’importo di 500 euro rappresenta un contributo significativo rispetto all’anno precedente, quando ammontava a 382,50 euro.